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di Luca Pelosi (Il Romanista)
Tre titoli regionali FCI alla Cronoscalata Salita Pantani-Le Crocette. Beatriz Gallego Fernandez, Elisa Rigon e Gabriele Guglielmi raccontano la loro prova: “Gara bellissima, con la Roma poi è tutto più bello”
Tre atleti super, tre maglie da campioni regionali. La tradizione di successi dell’A.S. Roma Ciclismo prosegue e nello scorso fine settimana c’è stata un’altra conferma in occasione della Cronoscalata Salita Pantani-Le Crocette, valida come campionato regionale FCI. Le maglie giallorosse si sono fatte valere sulla salita resa celebre perché ha visto allenarsi lì proprio Marco Pantani e Beatriz Gallego Fernandez, Elisa Rigon e Gabriele Guglielmi tornano a casa con una maglia da campione regionale.
Beatriz Gallego Fernandez porta a casa la maglia da campionessa nella categoria W1, risultato impreziosito dal terzo posto assoluto e dall’inesperienza della ragazza spagnola nella specialità. “Non mi ero mai cimentata con una cronoscalata – ci racconta – è stata una prova molto impegnativa perché per me era la prima volta. Devo dire che non mi aspettavo una gara così dura, soprattutto dal punto di vista mentale. Per le prove a cronometro serve tanta concentrazione ed è una cosa che va allenata. Avrei voluto fare meglio, non lo nascondo, ma non ho saputo gestirmi bene. Ho spinto troppo all’inizio e nelle fasi finali ho pagato lo sforzo. Credo sia lo scotto da pagare alla prima volta. Non avevo mai corso una prova a cronometro, neanche in pianura. Inoltre è stato strano anche partire come prima, senza nessun tipo di riferimento dalle altre. Questo mi ha messo un po’ in difficoltà nel delineare la strategia. Amo la salita, anche più della pianura, sono arrivata terza assoluta ma credo che avrei potuto essere almeno seconda. In ogni caso tornare a casa con la maglia di campionessa regionale è una bella soddisfazione, anche se ho sofferto. Mi piacerebbe comunque riprovare, per vedere se posso migliorare nella gestione della concentrazione”.
E’ una bella storia quella di Beatriz. “Un giorno ho trovato una bicicletta molto antica, di acciaio, con il cambio nel telaio. Volevo fare passeggiate per visitare diversi posti, finché una squadra mi ha offerto di fare un giro insieme a loro e mi sono innamorata del ciclismo. Mi sono sentita viva, felice, come una bambina. Così ho voluto continuare”. Già, ma dalla Spagna come arriva in Italia? “Sono qui per lavoro. Faccio un dottorato di ricerca in microbiologia per ambiente spaziale presso l’università di Tor Vergata. Mi alleno o la mattina presto o durante la pausa per il pranzo. Prima studiavo in Olanda, ma volevo provare un paese simile alla Spagna. L’Italia è molto avanzata nella astrobiologia e così ho avuto questa opportunità”. Italia, ciclismo e A.S. Roma: “Mi trovo benissimo nella squadra. Ci sono persone accoglienti e sempre sorridenti. C’è gente felice, positiva. Ho visto anche altre squadre dove ci sono problemi o liti interne, ma nella Roma vedo una famiglia. Non so cosa mi riserverà il futuro perché il mondo della ricerca è instabile per sua natura, per ora la mia idea è quella di accumulare esperienze, come la cronoscalata, e crescere. Devo imparare tanto, è la prima volta che faccio agonismo. Ho un preparatore spagnolo che mi segue a distanza, ora mi farebbe piacere fare risultati a livello internazionale. Vorrei fare qualche gara in Spagna”.
Chi conosce bene l’A.S. Roma Ciclismo da tempo è Elisa Rigon, che ha già portato tanti allori alla Società. Questa maglia di campionessa regionale W5 è speciale soprattutto per la location: “Il percorso era bellissimo. Io abito a quaranta chilometri da quel posto e non ci ero mai stata. Davvero bello, con un panorama super e capisco perché sia piaciuta a Marco Pantani, proprio per la combinazione tra la difficoltà e la bellezza. Anche il manto stradale è ottimo. E’ stata una gara impegnativa, ma mi piace essere sincera: essendo unica di categoria, non ho avuto un grande stimolo per realizzare la performance migliore. Mi sono goduta più il panorama e la bellezza della salita, piuttosto che la competizione. Non ho pensato molto al risultato, devo essere sincera. E’ vero, c’erano altre cinque o sei donne, non ricordo bene. Potevo giocarmela con loro, ma fino a un certo punto. A 53 anni preferisco battermela con quelle della mia categoria, che però non c’erano. Non ho avuto quella emozione, ma è stata una manifestazione bella e ben organizzata, con un bel pubblico all’arrivo. E il calore del pubblico è ciò che ti regala più emozioni in assoluto. Non ho fatto né una bella partenza né una grande volata finale, ma due anni e mezzo di stop si sono sentiti. E’ vero che ho corso la 24 ore a Vallelunga, ma sto pagando la lunga pausa. Sono passata da sessanta gare a una o due all’anno. Quest’anno mi sto rimettendo in gioco, ho già fatto alcune gran fondo. E questa cronoscalata è una tappa importante, in una gara bella, con un percorso eccezionale. Non sono stata la Elisa di sempre, ma mi sono divertita e porto a casa una maglia da campionessa regionale”.
Campione regionale anche Gabriele Guglielmi, non nuovo alle cronoscalate. “Non era la prima volta, è vero – ci racconta, con ancora addosso la maglia di campione della categoria M5 – non ce ne sono molte ma è un tipo di gara che mi piace. Sono soddisfatto soprattutto per la prestazione, perché l’importante è finire la prova con la certezza di avere fatto del proprio meglio e stavolta è sicuramente così. Anche la maglia è una bella soddisfazione, anche se con onestò so benissimo di essere arrivato quarto. Però il regolamento è questo, sono il primo tra i tesserati FCI e quindi è giusto così. Più in generale, esco da questa gara molto contento perché si è disputata su un percorso molto bello e anche l’organizzazione è stata ottima, permettendo a noi ciclisti di concentrarci solo su ciò che dovevamo fare sui pedali e basta. E’ sempre bello quando si gareggia in condizioni così. Ora correrò a Subiaco, più che altro per prepararmi alla Granfondo Squali, che è uno degli appuntamenti clou della stagione ed è un’altra gara molto bella, dove mi piacerebbe fare bene. Altre cronoscalate in futuro? Chissà, magari se la riprogrammano in occasione della Medievale potrebbe ricapitare”. E in futuro, chissà, potrebbero ricapitare altre maglie da campioni regionali. All’A.S. Roma Ciclismo capita spesso.