—
di Luca Pelosi (Il Romanista)
Il decennio che va dal 1948 al 1958, il terzo nella vita della A.S. Roma Ciclismo, è tra i più entusiasmanti per quanto riguarda i risultati. Si fatica a tenere il conto dei trofei, scorrendo gli eventi riportati nel libro “A.S. Roma Ciclismo – 90 anni di storia in bicicletta” di Enzo Vicennati. Pietro Chiappini ha smesso, ha aperto un negozio di biciclette in Via Gaeta ed è diventato il punto di riferimento, anche tecnico, di tutta la squadra. Anche se la domenica va sempre allo stadio per vedere la Roma. Arrivano grandi successi. Nel 1952 Luciano Ciancola è campione del mondo Dilettanti su strada e viene ricevuto in Campidoglio (bellissima la foto dell’evento), nel 1953 Nello Fabbri e Bruno Monti conquistano il titolo di Campioni Italiani indipendenti e dilettanti. Bellissima la foto della sfilata, sempre nel 1953, allo Stadio Olimpico, in occasione di Roma-Bologna, con Imperi portabandiera. Il quale un anno prima aveva sfilato allo Stadio Torino con Mazzoni, lo stesso Ciancola, e il grandissimo Bruno Monti, per festeggiare la seconda vittoria consecutiva della Coppa Italia. Con loro c’è sempre Armando Lugari, presidente della sezione ciclismo. Tra grandi risultati e aneddoti gustosi, il racconto scorre che è un piacere. L’A.S. Roma Ciclismo è rispettata in tutta Italia ed è un orgoglio per la società, come testimonia la foto del presidente Renato Sacerdoti che omaggia Bruno Monti, passato professionista. Onorerà i suoi colori con una grande carriera, batterà anche Fausto Coppi. Aumentano i tesserati, che nel 1954 sono 60: 23 dilettanti, 14 allievi, 15 esordienti. La foto a pagina 80, che mostra Chiappini orgoglioso con i trofei, dice tutto.
—
Acquista A.S. Roma Ciclismo – 90 anni di storia in bicicletta (di Enzo Vicennati) e rivivi le gesta dei campioni giallorossi!