Immagini dal profilo Facebook di Otello Paniccia.
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di Luca Pelosi (Il Romanista)
Tra le tante e imperdibili storie dell’imperdibile “AS Roma Ciclismo – 90 anni di storia in bicicletta” di Enzo Vicennati spicca quella di Otello Paniccia. Classe 1940, si fa notare vincendo nelle strade tra Rocca di Papa e Rocca Priora, su un percorso che non prevede neanche un metro in pianura. La famiglia è marchigiana, ma dal 1945 vive a Farfa e si trasferisce a Roma nel 1955. È un falegname di Farfa, che conosce la passione di Otello per la bici (faceva ogni giorno in bici da Farfa a Poggio Mirteto e ritorno, per la scuola), a consigliargli una visita nel negozio in Via Gaeta di Pietro Chiappini. Otello ora fa il meccanico, nel 1954 si compra una bellissima Legnano per 33 mila lire e nel 1956, a 16 anni, vince la sua prima corsa, con arrivo in Viale Somalia.
Per allenarsi si era fatto 260 chilometri all’andata e altrettanti al ritorno per una visita nelle Marche. Qualche giorno dopo, però, arriva la sua vittoria più bella. Si tratta di una gara con arrivo a Viale Tiziano numero 3, dove ha sede la Roma calcio. Paniccia vince davanti alla Roma. Sì, quella del calcio, che gioca in casa e attende in sede in attesa di muoversi verso lo stadio. Ci sono Panetti, Tessari, Guarnacci, Marcellini, Pestrin, Cardarelli, Cardoni, Losi, Venturi, Stucchi, Alloni, Nordahl, Barbolin, Giuliano e Ghiggia. Lo vedono arrivare da solo, con tre minuti di vantaggio sul secondo, e lo portano in trionfo. Sì, è successo davvero: i calciatori della Roma portano in spalla e festeggiano un ragazzo di sedici anni della Roma Ciclismo. Magie e sentimenti giallorossi, quindi unici.
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