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di Luca Pelosi (Il Romanista)
I PRIMI SUCCESSI DEL MITICO “CANNOLICCHIO”, PER 50 ANNI DIRIGENTE DELL’A.S. ROMA, MA DA GIOVANE CICLISTA SUPER: QUANTE VITTORIE NEL 1951
E’ stato per oltre cinquant’anni direttore sportivo dell’A.S. Roma Ciclismo. Anzi, ne è stato quasi un ambasciatore permanente, grazie alla sua mitica “ammiraglia”, tutta rigorosamente tappezzata di giallorosso, che conduceva con la stessa fierezza sia nelle strade della capitale sia lungo le gare. Era Vinicio Corridi, per tutti “Cannolicchio”, per tutti anima dell’A.S. Roma.
Non solo educatore, dirigente, preparatore. Vinicio Corridi è stato anche un grandissimo atleta, nato a Roma nel 1932, ha vinto numerose ed importanti corse Nazionali e Regionali. In ” Maglia Azzurra” con la Nazionale di ciclismo in Scozia (Glasgow – 1956) ha conquistato il primo posto nell’importante corsa internazionale del “21 Anniversario – Olimpic Possible”.
Si è rivelato all’attenzione generale nel 1951, quando è stato il migliore nella categoria “Allievi”. Un anno pieno di successi. “Spettacoloso Corridi nella prima Coppa Fabbri”, titolano i giornali del 10 aprile 1951, una settimana prima del suo diciannovesimo compleanno. Sempre in primissima posizione, “Cannolicchio” è il dominatore di una gara che ha avuto grandi protagonisti e tante cadute. “All’improvviso notiamo – riportano le cronache dell’epoca – in testa un atleta che tenta il monologo. E’ il numero 118, è Corridi che pianta tutti in asso e fugge, guadagna secondi su secondi. Alla Cecchignola transita con due minuti di vantaggio sul gruppo e il finale è entusiasmante. Corridi, col suo andare freschissimo, ci passa accanto strizzando l’occhio. La sua gara è stata prepotentemente forte, superba, in pieno stato di grazia”.
Il 22 aprile, a 19 anni e 6 giorni, eccolo vincere la Coppa Gregori a Civitacastellana. Un successo che merita un approfondimento da parte del Corriere dello Sport: “Nel ciclismo minore un nome va per la maggiore. Vinicio Corridi. Chi avesse qualche dubbio è pregato di leggere la sua tabella di marcia: tre vittorie per distacco e un quarto posto. Dire che ha dominato è poco. Vinicio ha tirato il collo ai suoi più spericolati avversari e nel momento più duro della corsa li ha salutati ed è andato in fuga. Il 17 maggio vince per distacco la seconda edizione della “Coppa Città di Colonna”, staccando di 2 minuti e 32 secondi il giallorosso Sergio Lori.
E non finisce qui. Grande vittoria il 20 giugno nel Gran Premio Mastrantonio, “nella maniera che a lui è ormai solita dall’inizio della stagione”, scrive il Corriere dello Sport. Proprio nel giorno in cui l’A.S. Roma Ciclismo festeggia il successo di Giovanni Bianchi nella Coppa S.Antonio a Palestrina, davanti a un altro giallorosso, cioè Mazzoni, “Cannolicchio” regala una grande dimostrazione di forza. Dopo una corsa molto dura, sulla salita di Rocca di Papa se ne va con Imperi e Di Giorgi. Che è l’unico a resistergli negli ultimi chilometri, per poi essere battuto in volata.
Passano le settimane con altri successi e nei giorni in cui il mondo del ciclismo è sconvolto per la morte di Serse Coppi, avvenuta il 29 giugno, gli Allievi si preparano per il campionato italiano sulle colline intorno a Siena. “Fra i primi a raggiungere il teatro di battaglia – scrive il Corriere dello Sport – c’è Vinicio Corridi, un campioncino in erba con un carniere già gonfio di selvaggina braccata con disinvoltura sulle strade della sua regione. Corridi ha nel suo biglietto da visita otto vittorie, alcune delle quali per distacco e altre contrassegnate da una media eccellente, come i 37.500 km orari di domenica scorsa a Civitavecchia a conclusione di una fuga di 90 chilometri. Corridi è un combattivo, non ama la compagnia del gruppo e cerca di involarsi alla prima asperità, difende il vantaggio acquisito con un’andatura sciolta nel piano e in volata è tutt’altro che fermo, come dimostrano le sue affermazioni in pista”.
Le vittorie continuano per tutto l’anno, fino all’11 dicembre 1951, quando vince per distacco la Coppa Spes, che si conclude vicino casa sua. Corridi corona così con un’ultima spettacolare prodezza una stagione prodiga di soddisfazioni e di successi. Lo fa salutando i rivali all’inizio della salita per Marcellina e rendendo vano qualsiasi tentativo di rimonta. Ancora una volta, il nome Corridi è il primo. E anche oggi compare sulle maglie e al fianco dell’A.S. Roma Ciclismo. E questa sembra un’altra storia, ma in realtà è sempre la stessa.