—
di Luca Pelosi (Il Romanista)
Gli anni del boom economico sono densi di eventi e personaggi per l’A.S. Roma Ciclismo. Il decennio 1958-1968 è tutto da leggere, sul libro di Enzo Vicennati “As Roma Ciclismo – 90 anni di storia in bicicletta”.
Personaggi come Luigi Sgarbozza, giovane idraulico che inizia a correre dopo una tragedia occorsa al fratello e che viene “benedetto” anche lui da Fausto Coppi, che muore il 2 gennaio 1960. Che è anche l’anno dei Giochi olimpici di Roma.
E così, tra una esultanza dello stesso Sgarbozza – e una sua foto con Helenio Herrera – e due campioni come Felice Gimondi e Vittorio Adorni vestiti da calciatori della Roma, Livio Trapè vince l’oro olimpico nella cronosquadre e l’argento nella prova in linea. Intanto l’A.S. Roma Ciclismo mette su una squadra di ragazzi provenienti dalle categorie giovanili sempre sotto la regia di Chiappini, dei fratelli Lugari e del direttore sportivo Frezza. Luciano Frezza è il miglior giovane della regione.
Intanto, ai vertici della società Baldesi affida la squadra a Guido Frezza e il primo anno tra i dilettanti è trionfale. Succede a Ferioli e Ciampini. Nel 1964 si organizza un trofeo in memoria di Armando Lugari, mentre la squadra si rafforza grazie al lavoro di Chiappini. E spunta anche una foto fantastica di Corrado, sì, il presentatore televisivo, con la maglia dell’A.S. Roma Ciclismo.
Giovanni Bramucci è la stella giallorossa nel 1966, il ciclismo sta cambiando, ma i successi continuano ad arrivare. Nell’aria, però, ci sono grandi cambiamenti…
—
Acquista A.S. Roma Ciclismo – 90 anni di storia in bicicletta (di Enzo Vicennati) e rivivi le gesta dei campioni giallorossi!