Oggi la Corsa Rosa si conclude nella Capitale. La Società giallorossa presente con il presidente Baldesi, il vicepresidente Salza, Enrico Giuliani al Giro-E e Fabio Mezzetti con le vecchie glorie.
E’ un giorno storico per il ciclismo romano e quindi per l’A.S. Roma Ciclismo, la società che lo rappresenta dal 1927. Per la quarantanovesima volta il Giro d’Italia vede la conclusione di una tappa nella Capitale, ma soprattutto lo fa per la tappa finale ed è lì che l’evento diventa unico o quasi. Ci sono solo quattro precedenti. Nel 1911, con la vittoria di tappa di Ezio Corlaita e il successo finale di Carlo Galetti; nel 1950, con la vittoria di tappa di Oreste Conte e la vittoria finale di Hugo Koblet davanti a Gino Bartali; nel 2009, quando il giro si concluse con una cronometro e con la vittoria di Ignatas Konovalovas per la tappa e il successo finale di Denis Menchov; nel 2018, l’ultima volta, con la tappa, vinta da Sam Bennett, accorciata a causa delle troppe buche, e la maglia rosa indossata da Chris Froome. Oggi arriva a Roma un Giro bellissimo, che ha vissuto su una lotta serrata tra Geraint Thomas, Primoz Roglic e Joao Almeida, il portoghese celebrato anche da Josè Mourinho in conferenza stampa.
La Roma ciclistica si ferma e anche il Team Strada dell’A.S. Roma ha rinunciato al consueto allenamento perché tutti gli atleti giallorossi staranno nelle strade del centro. Partenza dall’Eur nel primo pomeriggio, tappa a Ostia, fino a tornare indietro tra le bellezze di Roma. Una grande cartolina sulla Capitale e sul suo litorale. In centro, un circuito della lunghezza di 17,6 chilometri che i corridori dovranno percorrere 5 volte. Il percorso dentro la città di Roma toccherà Corso Vittorio, il Lungotevere, Passeggiata di Ripetta, Villa Borghese, i Fori Imperiali, Castel Sant’Angelo e San Pietro in Vaticano. L’ultima frazione prenderà il via nel pomeriggio in modo tale che l’arrivo su via dei Fori Imperiali, con vista Colosseo, coincida con le luci suggestive del tramonto.
Come detto, l’A.S. Roma Ciclismo ci sarà. All’arrivo, infatti, saranno presenti il presidente Lorenzo Baldesi e il vicepresidente Pietro Salza, che ci racconta la sua emozione: “Ricordo molto bene le ultime due occasioni in cui il Giro è terminato a Roma. La tappa accorciata nel 2018 a causa delle buche e soprattutto quella del 2009, con Menchov, che era maglia rosa e che scivolò proprio all’ultima curva. Si rialzò subito e riuscì comunque a portare a casa il successo finale, ma fu un momento di grande emozione per tutti gli appassionati del ciclismo come me e come tutti quelli che anche quest’anno saranno nelle strade di Roma. Sarà un piacere esserci come rappresentanti dell’A.S. Roma Ciclismo. Il mio pensiero poi va sempre a mio nonno Pietro Chiappini, che una volta vinse una tappa del Giro con arrivo a Venezia”. La presenza della Società però va oltre e riguarda il Giro d’Italia a tutto tondo. Già, perché il Giro non è “solo” la manifestazione che riguarda i professionisti, ma è anche molto altro. Alla Corsa Rosa è associato il Giro-E, la rassegna parallela riservata alle bici elettriche e unica a livello mondiale. Grazie all’utilizzo delle e-bike, che consentono a ciclisti normalmente allenati di affrontare le salite di solito riservate ai campioni, l’evento fa vivere a tutti gli amanti della bicicletta l’esperienza della Corsa Rosa, di cui ricalca il percorso; a cambiare sono unicamente le località di partenza, oltre che il chilometraggio della tappa, che è minore. Ogni frazione viene percorsa a gruppo compatto, eccetto per alcuni tratti, dove tutti i partecipanti affrontano prove di regolarità e prove speciali con il proprio Team. Nelle fasi finali di ogni tappa, invece, i capitani dei Team sono impegnati nella prova sprint “esibizione” prima del traguardo. Il Giro-E si svolge solo ed esclusivamente con biciclette da corsa a pedalata assistita (e-road bike), omologate e con motori da 250W per una velocità massima limitata a 25 km/h, fornite dal proprio Team di appartenenza. L’arrivo della tappa avviene prima del traguardo del Giro d’Italia, ma sotto allo stesso Arco e la premiazione è sullo stesso podio dei professionisti.
Invitato da Carglass, azienda specialista nella riparazione e sostituzione di vetri per auto, al via della tappa di oggi ci sarà anche Enrico Giuliani, responsabile del settore Endurance dell’A.S. Roma Ciclismo e vincitore della RomaXXIVh dello scorso anno. “Sono molto contento di aver ricevuto l’invito da Carglass, che ha un Team capitanato da un ex professionista importantissimo come Giovanni Visconti. Ho però voluto cogliere l’occasione per far conoscere ancora di più la realtà dell’A.S. Roma e così nasce anche la presenza del presidente Baldesi e del vicepresidente Salza. Sarà bello vedere la nostra Società rappresentata all’arrivo e sarà emozionante per me pedalare in questa occasione, anche se il percorso naturalmente sarà diverso. Percorreremo un paio di giri in centro, per un totale di una trentina di chilometri. Indosserò la maglia Carglass ma porterò anche i colori dell’A.S.Roma e anche questo aspetto mi riempie di orgoglio e di emozione. Spero, anzi, sono sicuro, che sarà una grande giornata per la città di Roma e per la Società che ne porta il nome e i colori”.
E non è tutto, perché oltre al Giro-E, alla Corsa Rosa 2023 è associata anche la manifestazione che prevede una pedalata con vecchie glorie del ciclismo in corrispondenza di ogni tappa. E così, insieme a grandi campioni del passato come Francesco Moser, Gianni Motta, Paolo Bettini, Maurizio Fondriest e Alessandro Ballan, ci sarà anche Fabio Mezzetti, cioè un tesserato dell’A.S. Roma Ciclismo.
Il Giro d’Italia finisce a Roma, finisce con l’A.S. Roma Ciclismo. Ma l’A.S. Roma Ciclismo non finisce mai.