L’organizzatore Cantagallo: «Pedaleranno dalle 400 alle 700 persone. Iscrizioni raddoppiate rispetto all’anno scorso». Il 12 luglio la presentazione in Campidoglio
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di Luca Pelosi (Il Romanista)
Avanza il conto alla rovescia per la Roma XXIVh, la manifestazione che il 16 e 17 luglio riempirà di biciclette, passione, divertimento, e con i colori giallorossi, l’autodromo di Vallelunga. E a proposito di biciclette e passione, se cerchi l’organizzatore, Emiliano Cantagallo, lo trovi tra una pedalata e l’altra. Mentre si tiene in forma e mentre pensa a far quadrare tutto in vista dell’appuntamento che «spero diventi sempre più grande e che sia un modo per far convergere tante situazioni dal punto di vista sportivo, della sostenibilità e dell’aggregazione». Ci dice così e poi spiega: «Dal Covid in poi tanti vanno avanti per frasi fatte. Poi, però, ci sono i fatti. La Roma XXIVh è stra-sostenibile, c’è Enel X, che ha fatto diventare Vallelunga il primo hub dell’e-mobility e Smart Racing Circuit d’Italia. Ma in generale, voglio far convergere nell’iniziativa tutto ciò che pedala». Ci sarà anche il Group Cycling, che molti chiamano spinning. «Chi vorrà, potrà farlo per 24 ore, ma ci sarà spazio anche per chi vorrà pedalare magari solo un’ora. Pedaleranno dalle 400 alle 700 persone per 24 ore, con una musica bellissima e una grande festa all’interno di questo bellissimo spazio nella campagna romana».
L’autodromo di Roma. L’A.S. Roma Ciclismo, con la Minifondo e i suoi atleti. La Roma calcio. E il 12 luglio la presentazione. Dove? In Campidoglio? «E dove, sennò?», ti risponde Emiliano Cantagallo, sempre nel nome di Roma. «La cosa bella è che Roma sia pronta per queste iniziative e feste all’aperto. Le iscrizioni sono già il doppio rispetto allo scorso anno, c’è un interesse di grandi aziende che oltre a sponsorizzare l’evento parteciperanno al “team experience”, una cosa straordinaria: si fa squadra, a ognuno dei partecipanti basterà pedalare un’ora la mattina e un’ora la sera e così, in 12, si raggiungeranno le 24 ore. Loro ci aiutano e noi gli diamo questa occasione di fare team building, perché in bicicletta siamo tutti uguali e perché anche se si pedala da soli, in realtà si fa squadra, perché dalla prova di uno dipende la prova di tutti. Le aziende, inoltre, avranno un box tutto loro dove far dormire o alloggiare i loro funzionari, dipendenti o clienti top».
Presentazione in Campidoglio, quindi Comune di Roma. Autodromo di Roma. E A.S. Roma Ciclismo: «Siamo molto orgogliosi del fatto che la società giallorossa abbia deciso di rispolverare il marchio Minifondo Roma. Era legato a un grande evento che si faceva in passato e quindi significa che anche la Roma XXIVh sta diventando un grande evento. Il nostro logo usa i colori della città. La Minifondo è una iniziativa bellissima perché ci aiuta a coinvolgere le famiglie e i bambini. Loro sono la principale garanzia per il futuro ed è fantastico che una società come la Roma dedichi così tanta attenzione all’insegnamento e all’educazione dei futuri ciclisti, che si divertiranno tantissimo».
E poi c’è l’A.S. Roma calcio: «Con loro abbiamo un grande rapporto, ci permetteranno di far entrare gratuitamente i partecipanti alla categoria paralimpica. Ci saranno la mascotte, il mitico Romolo, e sarà un bel modo per diffondere il messaggio giallorosso. La società è sempre molto vicina a queste iniziative, è stata al nostro fianco l’anno scorso e siamo contenti che ci sia ancora, con una presenza ancora più forte». A maggior ragione per un tifoso romanista doc come Emiliano Cantagallo, che poco più di un mese fa era impegnato nel Giro-E 2022, il Giro d’Italia per bici elettriche, che ha vinto con la squadra di Sara Assicurazioni. «E non è stato facile, c’erano squadre che avevano come capitani ex professionisti come Andrea Tafi e Damiano Cunego». Non sembrava facile però trovare un modo per vedere la finale di Conference League. «Il 25 maggio ero a Valdobbiadene. Arrivo in albergo con tutto il materiale che serve per prepararsi alla tappa successiva e mi fanno: “Lei è il signor…?”. Ho risposto: “Io sono il signor nessuno. Mi indica un posto dove posso vedere la partita?”. A poco meno di un chilometro dall’albergo c’era un locale, entro, guardo il maxischermo e il proprietario mi fa: “Ma sei de Roma e della Roma?”. Romano e romanista anche lui, che gioia. Una grande fatica. Quasi come organizzare la Roma XXIVh, ma alla fine la gioia ripaga di tutto». Se ci sono il nome e i colori di Roma, è così. «Quando lasciai il mio lavoro in Vaticano e mi trasferii in Friuli per aprire il primo albergo per ciclisti, mi guardavano un po’ male, per il mio essere romano. E io gli dicevo: “Guardate che vi ho messo la penna in mano io 2000 anni fa”. Ma poi col ciclismo vince sempre l’amicizia. Ecco, è anche per questo che credo tantissimo nella Roma XXIVh. È la concentrazione di tutto ciò che ho sempre visto nel ciclismo: l’impegno, la fatica, la festa, l’amicizia, il mangiar bene e idee innovative». Che grande idea, Emiliano.