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Domenica a Cattolica una delle Granfondo più prestigiose, con l’A.S. Roma Ciclismo in prima linea. Già da oggi presente lo stand per assistere al meglio gli atleti, che saranno in tanti al via, pronti a sfidare il meteo
Non è una gara, è di più. E’ un evento, è una festa del ciclismo, è un appuntamento che ogni amabte della bicicletta non può saltare. E infatti l’A.S. Roma Ciclismo non solo non lo salta, perché domenica 14 maggio si presenterà in gran forza alla partenza, ma lo vive da protagonista. Stiamo parlando della Granfondo Squali Trek, evento organizzato dal Velo Club Cattolica e dal Cicloteam 2001 Gabicce Mare, ormai considerata fra le manifestazioni amatoriali italiane più apprezzate e partecipate. Basti pensare che si tratta dell’unico evento amatoriale italiano ad aver registrato nell’edizione 2022 una crescita del 37%.
Partenza dall’Acquario di Cattolica, tre percorsi diversi, arrivo con mega ristoro finale sulla terrazza naturale di Gabicce Monte. L’A.S. Roma Ciclismo sarà presente già stamattina, con il suo stand presente all’interno della “Shark Arena”, l’area expo incastonata nella cornice dell’Acquario, adiacente alla spiaggia libera di Cattolica. Nel suo stand, la Società è pronta a offrire la migliore assistenza possibile ai suoi atleti e a presentarsi al meglio di fronte a tutto il mondo del ciclismo amatoriale italiano. L’impegno del Team sarà documentato attraverso fotografie e video che nei giorni successivi daranno la misura dell’impegno del sodalizio giallorosso e, chissà, magari faranno sorgere qualche rimpianto a chi non ha partecipato.
Tre percorsi diversi, si diceva, per una gara che è inserita in ben cinque circuiti.
Il percorso lungo è di 128 chilometri. Vivace, impegnativo e divertente. Ben 2020 metri di dislivello, pendenza massima del 14%. La salita più lunga è quella che va dal Monte Altavelio a Osteriaccia, che arriva nella prima parte di gara, con pendenza del 7-8% scomposta in tratti. Il paesaggio è a dir poco spettacolare, impossibile mantenere lo sguardo fisso sull’asfalto. Poi salite e discese fino alla Riserva Naturale del Parco San Bartolo per gli ultimi 15 km che riserva ai corridori uno scenario di rara bellezza, dal quale si può ammirare la distesa marina dell’Adriatico. Il percorso medio è da 85 chilometri, con un dislivello di 1393 metri. La salita più importante è quella di Saludecio- Mondaino, lunga circa 9 km con una pendenza con punte dell’8 %, a metà gara. Quest’anno, in onore di Valentino Rossi e del borgo di Tavullia, nasce il percorso “Squali 46”. Un terzo percorso, più corto e leggero, adatto a tutti coloro che volessero vivere in prima persona le emozioni della Squali Trek – con bici da corsa, mtb o anche e-bike – senza l’agonismo della gara e l’assillo del cronometro. Un tracciato disegnato pensando ai neofiti e ai turisti appassionati di bici, nato con lo scopo di far “vivere” le bellezze del territorio con il giusto ritmo, assaporando il paesaggio circostante in tutta tranquillità e in piena sicurezza, scortati dalle guide bike. I chilometri sono 46, proprio in onore di Valentino Rossi e del suo paese, Tavullia.
“Sono tanti i punti forti di questa gara – ci dice il responsabile del Team Strada dell’A.S. Roma Ciclismo Nazzareno Asci – Il primo è sicuramente l’ospitalità, che caratterizza in generale gli organizzatori di gare in Emilia, molto attenti alle esigenze di chi è lì per una gara così importante. Anche gli organizzatori della gara sono ciclisti e quindi conosco alla perfezione le esigenze dei partecipanti. Un altro aspetto molto bello è l’uguale considerazione che viene data a tutti gli atleti. Il primo viene trattato come l’ultimo, si aspetta sempre l’arrivo di tutti prima di iniziare le premiazioni e ciò rende l’evento una festa per tutti. Poi naturalmente c’è il percorso, che è molto bello. Quest’anno è stata fatta qualche modifica al percorso lungo, ma i punti più belli sono rimasti. Si parte all’acquario di Cattolica e si arriva a Gabicce Monte, in un punto dove si apre una bellissima vista sul mare che già da sola è un premio per chi ha faticato durante tutto il percorso. Anche gli atleti che hanno uno spirito più agonistico in quel punto si fermano per godersi il panorama. Inoltre arrivo del genere ti apre il cuore a prescindere da come sia andata la gara. C’è poi un pasta party molto ricco, dove la qualità non viene sacrificata a causa della elevata quantità di partecipanti. Ognuno dei nostri iscritti sa che ne vale la pena, anche perché, proprio in nome della ospitalità tipica del posto, c’è sempre stata grande attenzione nei nostri confronti. Sanno che veniamo da Roma, quindi non affrontiamo un viaggio comodo, e ci trattano benissimo. Spero proprio che tanti organizzatori possano prendere esempio e guardare a questa gara come a un riferimento da seguire per come gli amici emiliani sanno abbinare ciclismo e turismo. A volte succede che qualche organizzatore inizi a sottovalutare alcuni aspetti, senza rendersi conto che è un atteggiamento che si può ritorcere contro. La strada giusta invece credo sia proprio quella intrapresa dalla Granfondo Squali. C’è un pacco gara che non lo vedi nemmeno se metti insieme quelli di altre tre o quattro granfondo. Non è un caso che in breve tempo sia entrata nel circuito Prestigio. L’inserimento nel circuito ci ha ulteriormente motivati a partecipare. Purtroppo le previsioni meteo non sono incoraggianti e spero che questo non distolga tanti ciclisti dal partecipare, anche se il rischio c’è”.
Dopo le fatiche della Capoliveri Legend Cup, il Team Mountain Bike non si ferma e, se il meteo lo permetterà, per domenica mattina c’è in programma un allenamento sul consueto percorso nel parco dei Castelli Romani.