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di Mauro Gemma
Anche i giallorossi della mountain bike stanno scaldando le ruote per affrontare gli appuntamenti della prossima stagione.
Tra allenamenti nei boschi e impegni agonistici – gare singole, a tappe e a circuito – il 2021 si prospetta davvero interessante per il Team guidato dal “Cap” Gabriele Diaferia.
Gabriele, quello che si sta chiudendo è stato un anno particolare, eppure A.S. Roma Ciclismo non è mai stata ferma: prima gli allenamenti a distanza, poi il ritorno in sella, le uscite di gruppo e gli eventi come Roma by Night, di cui sei ideatore.
«Parto dalla fine: sto già preparando Roma by Night 2021. Questo evento è sempre stato un successo, quindi la sfida ora è sorprendere tutti ridisegnando il percorso e inserendo qualche novità; anche quest’anno dovrebbe essere confermata a luglio e – come da tradizione – sarà una passeggiata aperta a tutti i tipi di bicicletta. A proposito di eventi speciali da qualche giorno mi frulla in testa un’idea da realizzare a primavera inoltrata: mi riferisco a un giro in mountain bike tra le ville romane; una non-agonistica tra Villa Pamphili, Parco degli Acquedotti, Villa Ada e molte altre location».
La stagione 2021 è alle porte, è partito il tesseramento, è stato ufficializzato il nuovo partner tecnico e sembra che abbiate una gran voglia di tornare in sella. Che sensazioni hai per il prossimo anno?
«Dopo un anno senza gare quello che vogliamo fare è ‘riattaccare il numero’; sarà una stagione di rilancio e già alcune cose bollono in pentola. Se tutto andrà come speriamo, sarà un’annata piena di appuntamenti importanti: c’è la voglia, non mancano le motivazioni e ci sono nuove avventure sportive che ci attendono al varco».
A proposito di numero da riattaccare, ci sono già dei punti fermi in calendario?
«Sì e anche belli grossi! Intanto Umbria Marathon MTB: sei tappe – da febbraio a luglio – con finale a Massa Martana: se ti piace correre in MTB, queste sono sei gare da non perdere (e poi l’organizzazione è davvero affidabile, perché sanno il fatto loro). Il 12 giugno invece si correrà la Hero Südtirol Dolomites, appuntamento prestigioso che ogni anno riunisce centinaia di ciclisti da tutto il mondo. Il 3 ottobre un grande classico: si andrà sull’Isola d’Elba per la Capoliveri Legend Cup, che quest’anno sarà World Edition. A questa gara sono molto affezionato, perché è un evento unico e che difficilmente trova eguali nel nostro Paese, se parliamo di paesaggio e tracciato: alla Capoliveri provi sensazioni che le altre gare non ti possono regalare. Inoltre nel 2021 vogliamo anche partecipare a circuiti di endurance e a gare di ciclocross».
Insomma, volete recuperare quello che non avete potuto fare nei mesi scorsi.
«Proprio così: la voglia è quella di tornare a gareggiare e respirare una certa atmosfera. In questo modo avremo anche la possibilità di rivedere quegli amici-avversari che non abbiamo potuto sfidare nella scorsa stagione».
Quella che sta per cominciare sarà la tua trentaduesima stagione in giallorosso. Qui andiamo oltre il celebre modo di dire ‘questa maglia è come una seconda pelle’.
«Proprio così. Provo una soddisfazione grandissima quando apro la mia pagina sul sito FCI e vedo che i miei risultati li ho ottenuti sempre correndo per l’A.S. Roma Ciclismo (e considero questa cosa anche una “fortuna”). È certamente una questione di amore verso questi colori; spesso mi è stato proposto di unirmi ad altri team, ma ho sempre declinato l’offerta: è una cosa che non prendo neanche in considerazione».
A proposito di appartenenza, quest’anno c’è un’iniziativa importante – la card #Tifosi – che serve sia per supportare la Società, sostenendo il racing team Juniores, sia per creare ancora più coesione tra i ciclisti giallorossi.
«È davvero un’iniziativa importante e fatta bene, pensata per chi ama davvero questi colori e questa maglia. Ha anche dei vantaggi in termini “concreti”, perché acquistandola si possono ricevere vari benefit e la t-shirt limited edition del nostro racing team. Ma è un’idea importante soprattutto perché è stata creata per sostenere i nostri Juniores; considera che a noi tesserati verrà regalata da uno dei nostri sponsor, ma io la acquisterò lo stesso e la regalerò. Chi la prenderà lo farà perché crede in qualcosa e il fatto che la dirigenza abbia lavorato con uno sponsor per fare in modo di farla avere a noi ciclisti è una di quelle cose che ti fa cogliere la specialità di questa Società. A volte – soprattutto in periodi come quello che stiamo vivendo – non dovremmo solo pensare a quello che la Società dà a noi, ma a quello che noi possiamo dare all’A.S. Roma Ciclismo».
Gabriele, cosa può dire un veterano come te a un ciclista che vuole unirsi al Branco? Cosa troverà in A.S. Roma Ciclismo?
«Quello che diciamo sempre è che ci sono tante società ciclistiche, ma ce n’è una che è davvero una famiglia: l’A.S. Roma Ciclismo. Guarda, se non fosse stato così, non sarei restato in questa Società per trentadue anni; non lo facciamo certo per lavoro, dopotutto, ma perché nutriamo una grandissima passione. Ho sempre pensato che ci sono tante realtà, ma che poi c’è l’A.S. Roma Ciclismo».